L’innovazione nel mondo degli smartphone avviene con l’approdo di nuove funzionalità e soluzioni inedite per problemi o mancanze evidenti. In alcuni casi, però, i produttori esagerano e spingono i dispositivi mobili oltre certi limiti, portando feature che a oggi servono ben poco. Vediamone cinque in particolare che, in questi anni, stanno vedendo una diffusione sempre maggiore.
5 funzionalità sopravvalutate degli smartphone
La prima caratteristica tecnica che, a dirla tutta, serve a ben poco è la registrazione di video in 8K. A oggi i filmati 4K possono essere registrati comodamente su molti dispositivi mobili: ormai tutti i modelli di punta dispongono di sensori compatibili, mentre alcuni telefoni di fascia bassa stanno iniziando a riceverla dopo anni dall’introduzione – ricordiamo, infatti, che i primi smartphone a ottenere la registrazione 4K sono arrivati nel 2014.
I video 8K, però, non mostrano miglioramenti evidenti nel momento in cui gli smartphone e i monitor per PC si fermano al 4K, e i televisori compatibili sono pochi e spesso lasciati in disparte dai consumatori, interessati a spendere meno o a limitarsi a un ottimo smart TV 4K di ultima generazione. Pertanto, a cosa serve questa funzionalità?
Le fotocamere da 108 megapixel o con risoluzioni maggiori sono un altro componente a oggi non particolarmente necessario. Samsung sta spingendo su questo comparto con i suoi sensori addirittura da 200 MP, visto anche nel Samsung Galaxy S23 Ultra, ma è davvero utile? Forse i produttori dovrebbero lavorare sugli algoritmi, limitandosi a risoluzioni più basse ma ottimizzando al contempo la realizzazione di fotografie lato software. Alcuni esempi virtuosi sono Apple, Google e OPPO, che non superano grosse cifre e si focalizzano sull’uso avanzato di IA o di un software proprietario di spicco.
Altri numeri gonfiati riguardano la RAM: serve davvero uno smartphone con 16 GB di memoria? Forse per gli amanti del gaming mobile sì, ma anche in tal caso 12 GB possono essere sufficienti al fine di gestire titoli particolarmente esigenti. Insomma, in poche parole, si tratta di una grande cifra che aumenta anche il prezzo, pur non essendo realmente utile.
La ricarica wireless è altrettanto superflua, oggi come oggi: è inefficiente, poco veloce e produce molto calore, e non è nemmeno propriamente wireless in quanto lo smartphone deve rimanere fisso nella sua posizione mentre si ricarica. Al contrario, l’evoluzione della ricarica cablata l’ha resa talmente rapida ed economica, ma soprattutto sicura, che non servono altre soluzioni.
Infine, il refresh rate a 144Hz quanto serve? Negli smartphone da gaming è indubbiamente utile, dato il contesto di utilizzo. Tuttavia, questa caratteristica non è così entusiasmante o necessaria in un device di fascia medio-alta: 120Hz sono più che sufficienti al fine di godere di un’esperienza fluida e piacevole sia all’occhio, sia al tocco stesso.