Dopo la presentazione in Cina di qualche mese fa, HONOR Magic V3 è finalmente stato annunciato anche per il mercato italiano, tramite un evento di lancio ad IFA 2024. Abbiamo avuto l’occasione di toccare con mano l’attesissimo foldable e di testarlo per qualche giorno. In questo articolo vi raccontiamo le prime impressioni dopo qualche giorno di utilizzo, in attesa di una recensione approfondita.
Design estremo che convince
HONOR Magic V3 sorprende per il suo design estremamente sottile, che rappresenta un record nel settore degli smartphone pieghevoli. Quando è chiuso, lo spessore è comparabile a quello di uno smartphone non pieghevole. Il Magic V3, con il suo spessore da chiuso di appena 9.2mm, offre un’esperienza simile in termini di maneggevolezza e comodità d’uso, ma con il vantaggio aggiuntivo della flessibilità del display pieghevole.
Anche il peso, contenuto e ben bilanciato, contribuisce a rendere l’utilizzo con una sola mano sorprendentemente agevole. Questo fa sì che essere un dispositivo foldable non risulti un compromesso per l’usabilità quotidiana.
Tuttavia, non è tutto perfetto. Le fotocamere molto sporgenti creano un dislivello che rende lo smartphone instabile quando è aperto su una superficie piana. Questo aspetto può risultare scomodo per chi è abituato a utilizzare il telefono in modalità tablet su una scrivania o un tavolo.
Cover obbligatoria, purtroppo
Per HONOR Magic V3 la cover non è solo fondamentale per proteggere il dispositivo da urti e graffi, ma serve anche per posizionare “in piedi” lo smartphone grazie allo stand integrato. Tuttavia, la cover inclusa nella confezione del Magic V3 non è particolarmente comoda: lo stand è di forma circolare (ottagonale più precisamente) e può risultare complicato posizionare stabilmente lo smartphone su una superficie piana senza il rischio che cada.
Sebbene l’aggiunta della cover, inevitabilmente, inspessisca il dispositivo, compromettendo in parte il suo design elegante e sottile, risulta inevitabile se si intende sfruttare appieno i vantaggi e la versatilità di un foldable.
Software da aggiornare
La Magic UI di HONOR offre un’esperienza complessivamente buona, ma ci sono margini di miglioramento per quanto riguarda l’ottimizzazione del software per il display pieghevole. Alcune applicazioni, infatti, non si adattano perfettamente al display quando il dispositivo è aperto. Anche alcune funzioni native non sono particolarmente ottimizzate per il doppio display, ma ne parleremo nel merito e più approfonditamente in fase di recensione completa.
Buone le funzioni di intelligenza artificiale di HONOR, specialmente la traduzione faccia a faccia, che consente di dialogare traducendo simultaneamente da una lingua all’altra. Non male anche le funzioni AI per il fotoritocco, niente di innovativo ma decisamente al passo con i tempi.
Inoltre, la modalità desktop, disponibile anche in versione wireless, è un’altra caratteristica benvenuta che aggiunge valore all’esperienza d’uso del Magic V3, permettendo di sfruttare il dispositivo come un vero e proprio PC.
Fotocamere migliorate
Le 3 fotocamere principali del Magic V3 si comportano bene, in particolare la 1x e il teleobiettivo 3.5x ci hanno già fatto catturare qualche scatto interessante. La 1x primeggia di notte, con una modalità apposità che sembra funzionare piuttosto bene. Meno bene la ultra-grandangolare 0.6x, che per adesso non ci ha convinto particolarmente in termini di qualità d’immagine.
Per i selfie abbiamo due fotocamere, una per lo schermo esterno e una – identica – per lo schermo interno. La qualità sembra buona di giorno, ma decisamente meno di notte.
Non è il caso di tirare le somme su HONOR Magic V3 dopo solo pochi giorni di utilizzo, ma per adesso il bilancio sembra essere positivo. È presto anche per parlare di autonomia, ci serve ancora qualche giorno per testare al meglio la batteria.
Con la recensione completa, andremo ad analizzare punto per punto tutti gli scenari di utilizzo del nuovo foldable di HONOR, rivelandone pregi e difetti.