A sette anni dalla loro uscita – era la fine del 2013 – ha ancora senso continuare a giocare su PS4 e Xbox One? La risposta al quesito è cristallina: assolutamente sì, anche ora che le console di nuova generazione sono dietro l’angolo. I motivi sono due, e ben precisi. Il primo è che, nonostante l’imminente uscita di PS5 e Xbox Series X – assieme alla più piccola ed economica Xbox Series S -, sia Sony che Microsoft continueranno a supportare almeno fino al 2022 le piattaforme ancora in commercio. Il secondo è che, sia l’ammiraglia giapponese che quelle firmate dal colosso di Redmond saranno retrocompatibili.
Questo significa che tutti – o quasi – i giochi per PS4 e Xbox One potranno essere tranquillamente giocati sui device “da salotto” next-gen, per altro con evidenti migliorie dal punto di vista tecnico, sia per il frame rate che per la risoluzione. In aggiunta, alcune produzioni beneficeranno di un vero e proprio upgrade gratuito per sfruttare ancora meglio la tecnologia messa a disposizione dalle due aziende rivali. Ecco perché abbiamo deciso di ripercorrere con voi la storia recente di PlayStation 4 e Xbox One, andando ad individuare quei videogame in esclusiva su entrambi i fronti che andrebbero assolutamente recuperati in vista del salto generazionale novembrino. Da giocare e rigiocare su current e next-gen.
Le migliori esclusive PS4
PS5 approderà sugli scaffali italiani il 19 novembre 2020, forte di un SSD superveloce e di già tante esclusive in cantiere presso i diversi studi di sviluppo interni a Sony. In attesa di poterli provare in prima persona e di assaporare un futuro sempre più solido, vediamo quali sono i cosiddetti “must buy” all’interno del catalogo di PlayStation 4, come già detto tutti giocabili sulla nuova console.
God of War (2018)
God of War è assieme il videogioco più sontuoso e più coraggioso mai realizzato da Cory Barlog e dai ragazzi di Santa Monica Studio. Un titolo capace di rivoluzionare tutti i dogmi di una saga leggendaria e di metterli in discussione, incarnandosi in un action adventure dal retrogusto di open world, arricchito pure da alcuni elementi cari alle esperienze ruolistiche.
https://youtu.be/P1ejSa_gonc
Dopo l’incredibile trilogia iniziata su PS2 e continuata su PS3, Kratos torna più feroce che mai anche su PS4, iniziando un nuovo capitolo della sua vita. A cambiare non è solo l’aspetto dell’antieroe protagonista – ora visibilmente più maturo -, ma anche lo scenario, che abbandona le location elleniche per abbracciare la mitologia norrena. Con una narrazione di più ampio respiro a conferire un carattere più profondo ai personaggi, questo episodio schiera in campo anche il figlio del Fantasma di Sparta: il giovane Atreus è un volto chiave nella storia, e aiuta il padre anche nelle sessioni di combattimento e di risoluzione degli enigmi.
Uncharted 4: Fine di un ladro (2016)
La stessa maestria dimostrata dal team di Naughty Dog su PS3 è stata replicata – se non superata! – su PS4 con ben due esclusive. La più recente, The Last of Us Part II, sarà una delle tappe del nostro viaggio virtuale più avanti, mentre l’altra non può che fare rima con Uncharted 4: Fine di un ladro.
La quarta ed ultima avventura di Nathan Drake segna il suo definitivo addio ad una vita spericolata e carica di emozioni esotiche. Un percorso a cui l’eroe dei cagnacci californiani arriverà dopo aver riabbracciato il fratello, quello stesso Sam Drake prima creduto morto. Entrambi, si ritrovano ad avere a che fare con il mondo dei ladri e a fare inevitabilmente i conti con il loro passato. Il gioco è un’ulteriore prova lampante, come se ce ne fosse ancora bisogno, del talento dei Naughty, nella realizzazione tecnica, assolutamente spettacolare, accompagnata ad un gameplay che va a riproporre i classici canoni della serie, basati sull’esplorazione degli ambienti, la risoluzione di enigmi e combattimenti intensi e frenetici. In questo caso, però, una maggior libertà è garantita dall’introduzione del rampino e di un’area di gioco decisamente più ampia.
Days Gone (2019)
Zombie e videogame sono sempre andati a braccetto nel corso dei decenni. Pure su PS4, che ha riproposto non morti e ambientazioni post apocalittiche con il solidissimo – e a tratti sorprendente – Days Gone. Nonostante non si inventi nulla di nuovo, l’opera più ambiziosa ed importante di Bend Studios riesce a sedurre grazie ad un amalgama convincente e decisamente divertente.
https://www.youtube.com/watch?v=6TJQ851Epuk&ab_channel=PlayStationItalia
Protagonista di questa “putrida” avventura a mondo aperto è l’ex centauro Deacon St. John, sì scapestrato e ai limiti della legalità, ma pure determinato a non arrendersi mai e a non soccombere all’Apocalisse. L’universo di gioco in cui affrontare orde di “mangiacervelli” e gruppi di umani ostili come nel più classico degli episodi di The Walking Dead è vivo, denso e credibile, ricco di missioni, storie e cura nei dettagli, per un Oregon che sa ergersi a vero e proprio protagonista di questa produzione PS4 ingiustamente troppo sottovalutata dalla massa.
Bloodborne (2015)
Classe 2015 e uscito in esclusiva su PlayStation 4, Bloodborne è solo uno dei tanti “figli” generati dall’avvento sul mercato di Demon’s Souls – di ritorno su PS5 al lancio con un promettente remake. Realizzato da Hidetaka Miyazaki e dagli sviluppatori di From Software, il “cugino” prediletto di Dark Souls eredita alcuni degli elementi caratteristici della trilogia, variando in parte tematiche e meccaniche di gameplay.
Questo actionRPG può essere tranquillamente definito come una delle prime “killer application” per PS4, per quanto non sia un titolo adatto a tutti per via del suo livello di difficoltà fissato sicuramente verso l’alto – aspetto tipico dei soulslike. Nel titolo ci troveremo a combattere nell’antica città di Yharnam, flagellata da una strana malattia endemica che si diffonde per strada più veloce del fuoco.
The Last of Us Part II (2020)
Mastodontico e toccante, ma pure crudele e d’avanguardia. Sono questi alcuni degli epiteti che possono provare a descrivere l’esperienza messa in gioco da The Last of Us Part II, una delle esclusive più recenti per il monolite nero made in Sony. E forse pure quella più clamorosa.
Naughty Dog ha saputo pennellare un titolo audace e dall’assoluta eccellenza artistica, capace di trasportarci con forza rabbiosa in un mondo gretto e ricco di insidie, dove i veri nemici non sono solo le creature infette e modificate dal Cordyceps, ma gli altri esseri umani, ormai allo sbando dopo la caduta della civiltà come la conosciamo. Il sequel porta a compimento l’epopea emozionale di Joel ed Ellie, per quello che è a conti fatti un viaggio lungo ed emozionante, capace di segnare per sempre anche i videogiocatori più smaliziati.
Marvel’s Spider-Man (2018)
Nel 2018, il Ragno per eccellenza ha tessuto la sua letale tela su PS4, incarnandosi in una delle migliori esclusive di sempre per la piattaforma dagli occhi a mandorla. Sviluppato da Insomniac Games, Marvel’s Spider-Man è l’avventura open world definitiva per i fan della Casa delle Idee, almeno fino all’uscita a breve del sequel su PS5.
Il titolo ci metterà nei panni di un Peter Parker già esperto che, dopo aver combattuto il crimine per ben otto anni, è in grado di eseguire mosse spettacolari, acrobazie estreme e muoversi con agilità in un mondo aperto che pullula di cose da fare – tra missioni principali e secondarie. Non mancano neppure tre riusciti DLC, per altrettanti tre capitoli inediti della storia che comprendono sfide e missioni aggiuntive.
Horizon Zero Dawn (2017)
Nel 2017, i ragazzi olandesi di Guerrilla Games hanno deciso di mettere momentaneamente da parte il franchise di Killzone e gli sparatutto in prima persona più in generale per dare vita ad un progetto del tutto nuovo, poi divenuto una serie a sua volta. Ci riferiamo all’apprezzatissimo Horizon Zero Dawn, avventura open world dalle grandi ambizioni.
Il gioco ci chiama a vivere, pad alla mano, le gesta della cacciatrice Aloy in un mondo dove la civiltà umana è stata dimenticata, sepolta da una nuova natura selvaggia e vorace, dominata da creature meccaniche dall’origine ignota. La giovane donna sarà chiamata a lottare contro l’emarginazione e a rivendicare la propria identità esplorando tra i meandri della memoria umana. Il motore grafico proprietario Decima Engine è in grado di regalare ambienti, personaggi e creature meccaniche di elevata qualità, consentendoci di calarci in un mondo tanto bello quanto letale.
Death Stranding (2019)
Quello stesso Decima Engine che Hideo Kojima e la sua Kojima Productions hanno utilizzato con grazia per costruire il controverso Death Stranding. Un progetto che nasce dopo l’abbandono di Konami da parte del creatore della saga di Metal Gear, e che porta con sé un messaggio potente e volutamente divisivo.
Nei panni di Sam Porter Bridges – interpretato dall’attore Norman Reedus – e interagendo con gli altri giocatori in un multiplayer asincrono in cui non ci si incontra mai, i player devono ricostruire il mondo e aiutarsi l’un l’altro per riunire gli esseri umani, che possono sperare di vedere sorgere l’alba di un nuovo giorno solo restando uniti. La trama, come da tradizione per il game director giapponese, è piuttosto complessa e derivativa, e vede la partecipazione di attori famosi come il già citato Reedus, Mad Mikkelsen, Lindsay Wagner, Lea Seydoux e Margaret Qualley.
Ghost of Tsushima (2020)
Ghost of Tsushima rappresenta il canto del cigno di PS4, l’ultima grande esclusiva PlayStation 4 in ordine temporale ad aver graziato i chip della console current-gen di Sony. Lo ha fatto con tutta la potente attrattiva del Giappone Feudale, riprodotto con dovizia di particolari e reverenziale rispetto dagli sviluppatori di Sucker Punch.
Nel gioco prenderemo il controllo di Jin Sakai, uno degli ultimi samurai sopravvissuti alle razzie del popolo mongolo. Il giovane rampollo è pronto a fare qualunque cosa per ridare dignità e libertà alle proprie genti in un contesto storico dove un popolo inerme subisce violenze, razzie, viene torturato e messo in ginocchio dalla sete di conquista dei nemici. Il tutto arricchito da paesaggi tanto belli che sapranno facilmente togliervi il fiato, per quella che è allo stato attuale la migliore trasposizione videoludica del contesto storico di riferimento.
Ratchet & Clank (2016)
Ancora Insomniac Games, ancora un capolavoro esclusivo. Parliamo del reboot di Ratchet & Clank, action adventure con elementi platform che segue l’esilarante storia dell’amicizia tra Ratchet, meccanico della razza felinoide dei Lombax, ed il ribelle robot sentinella Clank. E che avrà un seguito su PlayStation 5 ad opera dello stesso team.
Il compito del dinamico duo nato sull’indimenticabile – e indimenticata! – PS2 è quello di salvare la galassia dal presidente Drek, un avido capitalista di Quartu, mondo devastato dall’aumento demografico e dall’inquinamento atmosferico, disposto a tutto pur di creare un pianeta abitabile. Anche a costo di sacrificare altri pianeti, depredandoli di ogni risorsa utile alla sua ben poco nobile causa.
Le migliori esclusive Xbox One
I fan di casa Microsoft sono pronti: Xbox Series X e Xbox Series S saranno disponibili nel Bel Paese dal 10 novembre 2020. E si presenteranno sugli scaffali con una line-up piuttosto nutrita, a cui è possibile affiancare – per chi non le avesse già giocate – tutte le migliori esclusive già viste su Xbox One. Reggetevi forte al controller, e scopriamo insieme di quali si tratta.
Gears 5 (2019)
Nata sull’inossidabile Xbox 360, la saga sparacchina di Gears of War è ora legata a doppio filo all’ecosistema ludico della “X verde”. E ha naturalmente graziato i lidi di Xbox One con ben due capitoli regolari, di cui il quinto è indubbiamente quello meglio riuscito.
Con lo sviluppo passato di testimone dalla mani di Epic Games a quelle di The Coalition, Gears 5 mette in scena quanto di meglio possano chiedere tutti coloro alla ricerca di un TPS puro, ma non per questo semplicistico. Il gioco mantiene la tradizionale e apprezzata co-op del brand, sia in split screen che online -, così come la modalità multiplayer dedicata al competitivo. Assieme ad una campagna ben strutturata, in cui dare libero sfogo ad un arsenale vario e di impatto, compresi gli iconici Lancer – con tanto di motosega!
Sea of Thieves (2017)
La britannica Rare ha dato i natali al videogioco perfetto per chi è alla ricerca di avventure piratesche. Ci riferiamo a Sea of Thieves, titolo da vivere in multiplayer online alla ricerca costante di una nuova avventura tra i sette mari.
L’ultima trovata degli stessi sviluppatori di Banjo-Kazooie e Diddy Kong Racing fa quindi rima con un mondo persistente in rete da condividere con gli altri utenti, dove potremo mettere insieme la nostra ciurma e trasformarci nel pirata dei nostri sogni. Ogni isola è tutta da esplorare, e può nascondere un preziosissimo tesoro. Ma pure diverse insidie, sia umane che sotto forma di mostruose creature marine.
Forza Horizon 4 (2018)
Senza paura di esagerare, Forza Horizon 4 può essere definito come il miglior racing game di tipo arcade mai creato. Se non addirittura il miglior gioco automobilistico in circolazione.
I ragazzi di Playground Games – ora al lavoro sul reboot della saga fantasy Fable per Xbox Series X – hanno saputo confezionare con ben pochi difetti un open world che reimmagina la Gran Bretagna e i suoi affascinati paesaggi come il teatro ideale per gare all’ultima sterzata. Un mondo tutto da esplorare nel quale potremo sfrecciare godendoci il trascorrere delle stagioni – capaci di cambiare la resa della strada che stiamo percorrendo e l’impatto che avrà sulla nostra guida. Enorme il parco di automobili giocabili – parliamo di un numero che supera i 450 modelli – e sontuoso il comparto grafico, il quarto capitolo di Forza Horizon non può mancare nella collezione geek di qualsiasi possessore di Xbox One – o delle imminenti Series X e Series S.
Quantum Break (2016)
Sam Lake e la software house finlandese Remedy Entertainment hanno saputo più volte dimostrare di saper creare videogiochi dalla narrativa peculiare e sopra le righe, e dall’impianto scenico memorabile. Sempre all’avanguardia, gli autori di Max Payne e Alan Wake hanno provato un coraggioso incontro tra serie TV e videogame con Quantum Break, uscito nel 2016.
Questo gioco d’azione in terza persona gioca a sua volta con il tempo e le sue dilatazioni, mettendoci a disposizione armi e poteri mentre vestiamo i panni del protagonista Jack Joyce, interpretato dall’attore Shawn Ashmore. Non privo di difetti, andrebbe sperimentato almeno una volta nella vita se in possesso di una console Microsoft, quanto meno per premiare l’intraprendenza di Lake e i suoi – poi tornati con il consigliatissimo Control in multipiattaforma.
Halo: The Master Chief Collection (2014)
Non può esistere console Xbox senza il suo capitolo di Halo. L’eroe Master Chief ha infatti sempre impazzato sulle piattaforme made in Redmond, raggiungendo quasi sempre vette di eccellenza nel campo degli sparatutto in prima persona. Ecco perché Halo: The Master Chief Collection è un’altra delle tappe irrinunciabili per qualsiasi possessore di Xbox One.
Si tratta infatti di un cofanetto che include in un’unica soluzione Halo: Combat Evolved Anniversary, Halo 2: Anniversary, Halo 3 e Halo 4, assieme a tutte le 25 mappe multiplayer dei giochi originali, supportando anche il multiplayer sia online che in locale. Le missioni complessive della campagna sono invece 45, da divorare pad alla mano in attesa di Halo: Infinite su Xbox Series X.
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Microsoft Flight Simulator (2020)
Di recentissima uscita, Microsoft Flight Simulator firmato Asobo Studio è uno spettacolo da qualsiasi punto di vista lo si guardi. Un’opera poligonale che si pone a metà strada tra videogioco e simulatore di volo.
Arricchito da una grafica praticamente fotorealistica, il gioco ci consente di salire nella cabina di pilotaggio di svariati aerei, dai giganti di linea a quelli privati dalle dimensioni più contenute, per affrontare qualsiasi itinerario ci venga in mente. Unico confine il cielo, mentre guardando verso il basso ritroverete il nostro pianeta ricreato fedelmente grazie alle ultime tecnologie sfruttate dagli sviluppatori.
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Battletoads (2020)
Prezzo contenuto e grande divertimento. Questo mette sul piatto Battletoads, picchiaduro a scorrimento che segna il ritorno agli antichi fasti delle mitiche rane di Rare. Tanta forza bruta e una buona dose di coraggio saranno necessari per superare i diversi livelli a scorrimento orizzontale, per un’esperienza arcade da poter vivere anche in cooperativa – fino a tre giocatori contemporaneamente.
Un gioco che trasuda amore e nostalgia, rinfrescato ad hoc per pubblico e mercato moderni, ma senza mai rinnegare le proprie origini. Il trio composto da Rash, Pimple e Zitz ha a disposizione attacchi leggeri, pesanti e speciali, ovviamente diversi in base al direzionamento della mossa e alla posizione del personaggio, se in aria o per terra. I tre eroi allo sbaraglio possono anche utilizzare la propria lingua per muoversi tra i vari layer delle arene, costruite in grafica 2,5D, o per raccogliere le moschine liberate dai nemici sconfitti e ripristinare parte della propria energia.
Ori and the Will of the Wisps (2020)
Dopo il primo Ori, High Moon Studios raggiunge la maturità con Ori and the Will of the Wisps, pregevole esclusiva Xbox One che non può che solleticare il palato di tutti i fan dei platform game più tradizionali. Di quelli impegnativi e a tratti spietati, che fanno di una collaudata struttura metroidvania il proprio cavallo di battaglia.
Se non dovesse bastare un livello di sfida avvincente, la seconda incursione di Ori ha dalla sua una direzione artistica inarrivabile, una colonna sonora commovente e meravigliosa, e un level design dal pedigree prestigioso. Per un’opera d’insieme che, senza ombra di dubbio alcuno, è uno dei punti più alti raggiunti dalla libreria di videogiochi Xbox.
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Sunset Overdrive (2014)
Sunset Overdrive è un videogioco sviluppato da Insomniac Games nel 2014, dunque prima dell’acquisizione da parte di Sony. E ad ora è una delle esclusive Microsoft più accattivanti, presentandosi come un gioco d’azione free roaming con un mondo vivo che cambia con gli utenti, ambientato in un futuro prossimo.
Ambientato nel 2027, in una distopica Sunset City in cui un energy drink sfuggito di mano ha trasformato gli abitanti in mutanti, il titolo vi chiede di risolvere il problema a modo vostro, mettendovi a disposizione un arsenale di armi completamente fuori di testa e dalla spiccata personalità. Il gioco si concentra sul combattimento agile e veloce, che include la possibilità di correre sui muri, l’utilizzo di teleferiche e mosse acrobatiche.
Gears Tactics (2020)
Gears Tactics scardina tutti i dogmi sparacchini di Gears of War, rimodellandoli sulla sagoma di uno strategico d’azione in tempo reale. Sulla falsariga di XCOM, per intenderci, e ambientato 12 anni prima dell’episodio iniziale di Gears of War. Le città sul pianeta Sera stanno iniziando a cedere davanti alla mostruosa minaccia che emerge dal sottosuolo: l’Orda di Locuste. Con il governo in subbuglio, si forma una squadra di sopravvissuti come ultima speranza dell’umanità.
Dovremo giocare nei panni del temerario soldato Gabe Diaz per salvare e guidare le nostre truppe in un’avventura all’insegna del comando, della sopravvivenza e del sacrificio, con l’obiettivo di individuare ed eliminare il potente capo delle Locuste: Ukkon, la mente malvagia che crea terribili mostri.